Durante la tre giorni si sono svolti diversi laboratori inter-diocesani e inter-generazionali dai quali sono derivati spunti di riflessione sia per il cammino delle piccole associazioni parrocchiali che per le iniziative comuni tra diverse diocesi.
Mi piacerebbe riassumere il percorso di queste giornate partendo da tre parole: sostegno, promozione e concretezza.
La spiegazione della parola sostegno l’ho riscontrata nei momenti di confronto tra i rappresentanti delle altre diocesi, dalle loro risposte entusiaste alla chiamata all’AC e dai racconti delle situazioni delle loro parrocchie.
La parola promozione invece deriva dalla lectio divina che Mons. Andrea Lombardi ha tenuto nella serata del primo giorno le cui parole ci hanno accompagnato per tutto il corso. Promuovere, invitare e avere il coraggio di passare all’altra riva. Mi sono resa conto di quanto sia importante essere e restare un’associazione inclusiva che sa promuovere i singoli per un servizio comunitario, un’associazione che non solo non ha paura di invitare nuovi volti, ma che vede anche orizzonti ampi che per essere raggiunti necessitano il coraggio di prendere una barca e raggiungere l’altra riva.
La concretezza è per me la sintesi del lavoro svolto, poiché grazie all’ascolto delle esperienze dei rappresentanti delle altre diocesi e dell’attività individuale per le vie di Livorno ho riscontrato nuovamente la forza della nostra associazione che non si limita a progettare osservando la realtà in cui viviamo ma si mette in discussione ogni giorno al fine di mettersi al servizio del prossimo salendo insieme a lui sulla barca.
Isabella Bardini
Consigliera diocesana per il Settore Giovani
Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli